Dal 21 novembre al 13 dicembre, in attesa dell’edizione 2021 della Biennale Internazionale di Fotografia, Photolux propone cinque mostre nelle sedi storiche di Palazzo Ducale e Villa Bottini a Lucca.
Negli spazi dell’Archivio Fotografico Lucchese, fino al 10 gennaio, si tiene la collettiva L’inizio del futuro.
La mostra, a cura di Giulia Ticozzi e Arcipelago-19, con una installazione audiovisiva di Cesura, ripercorre le diverse fasi della pandemia, così come sono state vissute in Italia. Attraverso il racconto di fotografi freelance, la rassegna testimonia una visione allargata del periodo, diversa per esperienza, linguaggio e geografia.
Il percorso espositivo si completa con un’esposizione, curata dall’Archivio Fotografico Lucchese, che presenta una selezione dei materiali del fondo Covid-19 relativa all’emergenza sanitaria nel territorio lucchese, raccontata attraverso immagini e filmati di autori, non necessariamente professionisti, che vivono e lavorano a Lucca e nella sua provincia.
L’offerta espositiva di Palazzo Ducale si apre con la mostra dedicata ai vincitori della 63^ edizione del World Press Photo, iniziativa che premia le migliori fotografie che hanno contribuito a raccontare gli eventi e le notizie dell’anno precedente.
Tra le opere si segnala quella del vincitore della categoria World Press Photo of the Year 2020, Yasuyoshi Chiba. Nel suo scatto, Straight Voice, il fotografo giapponese, Chief photographer per l’Africa orientale e l’Oceano Indiano dell’agenzia France-Press, coglie un ragazzo che, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari, recita una poesia durante una manifestazione in Sudan.
A Lucca si può inoltre ammirare il progetto Kho, the Genesis of a Revolt di Romain Laurendeau, che si è aggiudicato la World Press Photo Story of the Year, nel quale il fotografo francese racconta la gioventù algerina, il suo disagio e il ruolo che ha avuto nell’ispirare le grandi proteste in Algeria del 2019.
Non manca una sezione dedicata a sei fotografi italiani premiati. Di Fabio Bucciarelli si presenta il servizio sulle proteste dell’ottobre 2019 in Cile, mentre di Luca Locatelli, quello in cui si documentano le soluzioni per recuperare e trasformare i rifiuti. Alessio Mamo propone l’immagine di una donna russa con il figlio, in fila davanti a un ospedale di fortuna nel campo profughi di Al-Hol, nel nord della Siria, Nicolò Filippo Rosso, testimonia gli effetti della crisi politica e socio-economica in Venezuela e sulla migrazione dei venezuelani in Colombia, Lorenzo Tugnoli riporta d’attualità la decennale guerra in Afghanistan e Daniele Volpe getta uno sguardo approfondito sul genocidio Ixil in Guatemala.
Le sale di Palazzo Ducale ospitano, inoltre, Bitter Leaves, il reportage che Rocco Rorandelli (1973), ha condotto tra l’India, la Cina, l’Indonesia, gli Stati Uniti, l’Italia e molti altri paesi, per riferire l’impatto dell’industria del tabacco sulla salute delle persone, l’economia e l’ambiente.
Nella mostra Foul and Awesome Display, una produzione di Fotografia Europea a cura di Francesco Colombelli, una serie di libri fotografici analizza come lo sviluppo delle armi da combattimento sia andato di pari passo con quello delle tecnologie più moderne.
Tra gli eventi collaterali, sabato 28 novembre a Villa Bottini, si terrà la presentazione del libro Bitter Leaves di Rocco Rorandelli, e il talk Come si racconta l’invisibile? La costruzione di un progetto di storytelling collettivo nell’epoca del Covid-19, con Giulia Ticozzi e membri di Arcipelago 19.