Lifestyle: la luce protagonista al Fuorisalone 2019 in Brera

E’ la luce la grande protagonista di Brera, uno dei centri nevralgici del Fuorisalone 2019. E per fortuna le installazioni e le presentazioni che si rifanno a Euroluce 2019 in fiera, sanno rendere giustizia di tante esposizioni che invece mancano di idee creative e di concept limitandosi a presentare in ambienti eterogenei le creazioni dei designer, come potrebbero fare in fiera o in un qualsiasi altro giorno dell’anno in showroom, con l’unica differenza di esporli in ambienti urbani e creare quindi un minimo collegamento con la realtà. Tralasceremo quindi ogni riferimento ai tanti appartamenti o scantinati trasformati in ambienti domestici ipervitaminizzati da mobili e suppellettili varie, raccontare invece alcune gemme che, secondo noi, non possono mancare tra i km marciati per vedere tutto il Fuorisalone.

Cominciamo con la presentazione di Jacopo Foggini,torinese d’origine, che modella con le mani il metacrilato (utilizzato normalmente per produzioni automotive) trasformandolo in giochi di luci e ombre, lampadari e sospensioni che evocano emozioni antiche e rifrazioni ipnotiche. Le sue opere raccontano un mondo in cui la luce è protagonista assoluta come percezione mutante del reale; la materia si fonde nella trasmissione di un pensiero che cessa di essere forma dedicata alla funzione e si trasforma in arte applicata al design quotidiano. Nascono così piccole statue, bicchieri, sedie, e naturalmente lampadari che stupiscono per la capacità di trasformare l’ambiente. Al FuorisaloneFoggini espone nel CON TATTO, un percorso sensoriale creato in collaborazione con il più antico lanificio italiano, quel Vitale Barberis Canonicocha ha fatto del “super 100s” un’arte.Non per nulla il progetto presentato in via Solferino 23 nello show room di Vitale Barberis Canonico, comincia proprio nel buio del corridoio da esplorare con l’uso delle mani che toccano i tessuti per spostarli; un percorso in cui protagonista è il tatto, mentre la scena si illumina gradualmente grazie ai movimenti delle mani dei presenti che spostano e scoprono. CON TATTO è un viaggiodove i riccioli dispettosi del bouclé interferiscono con la geometria dei disegni sottraendo rigore in cambio di dolcezza, mentre il metacrilato rimanda ombre e luce a illuminare i tessuti, esposti in strisce armate composte a lamelle mobili: un’architettura di scatole teatrali create con i materiali del lanificio. La scena coinvolge direttamente chi entra, rovesciando i canoni delle classiche presentazioni, per meglio raccontare due storie di materia che si fondono in un unico percorso frutto di due culture manifatturiere: da un lato il lusso dei filati e del loro heritage; dall’altro la creatività del filo di metacrilato, lavorato a mano nei pezzi unici di Foggini. 

Ancora la luce esplora la sensibilità dell’anima grazie a Masiero con “A Beautiful Lightness” in via San Marco 12. Il brand, specializzato in illuminazione decorativa di alta gamma, mescola la ricerca di nuove espressioni contemporanee con il rispetto delle tradizioni stilistiche del territorio. L’installazione in Brera, curata dallo Studio Storagemilano, è ancora una volta un’esperienza sensoriale in cui l’ospite entra in una terra inesplorata fatta di percezioni tattili oltreché visive. Un’architettura di fili semitrasparenti avvolge il visitatore, coinvolgendolo in un percorso percettivo di suond and light, volumi cangianti, forme fluide che avvolgono e liberano ad ogni passo. Il viaggio verso la luce assume quasi i contorni onirici di una rivelazione del prodotto attraverso lo svelamento e la scoperta. I lampadari della collezione Maria Teresa, simbolo della tradizione veneziana, appaiono come per magia mentre i colori LED RGB-W, mutano la luce dell’ambiente trasformandolo in una nuova armonia di spazio e tempo ad ogni passo. Il percorso installativo si snoda rivelando un’estetica di bracci di vetro, pendagli e ampie volute che si sposano come per magia con la tecnologia più avanzata di cui l’azienda è proprietaria grazie al continuo processo di evoluzione ed ingegnerizzazione. Scendere le scale verso la seconda parte dell’installazione è un viaggio catartico dove invece di trovare il buio ancora una volta si scopre il potere della luce, capace di dare forme diverse agli ambienti in un melting pot creativo. 

Di fronte a Masiero, campeggia una grande struttura bianca. E’ il tempio della luce di Viabizzuno, progettisti di emozioni attraverso la luce. La struttura che fa da contraltare al palazzo di via Solferino è un percorso in un grande giardino di sistemi creativi di illuminazione. Il momento migliore per la visita è tra il crepuscolo e la sera, quando le ombre della città si allungano e la notte non è ancora padrona. La luce in tutte le sue forme si distende allora creando un labirinto sensoriale tra legno e tulipani freschissimi, lampade da terra, tavolo o sospese. Lo sguardo si alza al cielo dove al posto della luna e delle stelle si incrociano gli occhi con dolci scintillii cromatici a contrasto tra il nero strutturale e l’immateriale della scintilla elettrica. Usciti dall’installazione, la città ha un aspetto diverso.

La luce riflessa è invece un gioco di colori che diventano scultura, murales, piccola fuga creativa tra un giardino di pietre e fiori brillanti, nel nuovissimo nuovo flagship store Bisazza nel cuore di Brera inaugurato in occasione del Salone del Mobile. In esposizione i decori delle linee Mosaico, Cementiles, Wood, Marmo e in anteprima la nuova collezione di Coffee tables firmata da Marcel Wanders. Le pietre ricoperte di mosaico a colori forti rossi e blu si alternano con le esposizioni floreali alle pareti. L’incontro tra lo stupore e la magia rimanda a un giardino incantato, una Alice in Wonderland che si perde tra minuscoli quadrati in cui l’occhio stenta a riconoscere il confine del particolare, ammaliato dal totale.

La luce cessa di essere protagonista con Mussi, che con i suoi divani reinterpreta invece il main theme del Fuorisalone 2019. Con l’evento l’evento “Leonardo 1519 – Mussi 2019” ogni giorno dà vita a una performance che metterà in risalto le qualità di Mussi, atelier di produzione di divani e poltrone in grado di rendere unico ogni pezzo prodotto: un divano Sedutalonga sarà personalizzato nel corso della settimana e sarà il premio del #mussicontest2019. Appuntamento a Metroquality in via Solferino 24 dove per cinque giorni, da martedì 9 a sabato 13 marzo, tra le 17,00 e le 21,30 la giovane artista, Giulia Rossena, interpreterà Leonardo su un divano Sedutalonga di Mussi, mentre il violino barocco del Maestro Maurizio Parma accompagnerà la creazione dell’artista  ad ogni scoccare di mezz’ora, tra le 17,30 e le 21,30. L’ingresso è di alta classe. Il maestro in piedi, il violino che suona, l’artista che traccia con tocchi fermi e precisi di pennello le linee sul divano riprendendo lo stile davinciano. L’impressione è quella di un fermo immagine in un senza tempo dove l’arte e la qualità si mescolano creando un’illusione di tempo sospeso in cui lo sguardo si perde tra le linee tracciate e la mente è rapite dalle note. 

E infine, sempre procedendo tra gli ambienti Metroquality, ecco “Blu Ponti” di Ceramica Francesco De Maio, che sponsorizza la mostra “TUTTO PONTI, GIO PONTI ARCHI-DESIGNER”una grande retrospettiva sul maestro. Campeggia in bella vista, quasi ipnotico, il bianco e il blu della ceramica, in un effetto caleidoscopico accentuato dal contrasto cromatico con il rosso delle sedute a fianco tavolo. 

Fabrizio Mezzo

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